Il Tribunale di Torino, con sentenza n. 2658/2025, ha condannato un intermediario finanziario a restituire € 14.530,78 a un cliente per usura originaria su un contratto di finanziamento. Il giudice ha accertato che il tasso pattuito superava il tasso soglia di legge, disponendo l’applicazione dell’art. 1815, comma 2, c.c., che comporta la gratuità del contratto.
È stato inoltre riconosciuto il diritto agli interessi ex art. 1284, co. 4, c.c. dalla data della domanda, mentre è stata respinta la richiesta di risarcimento danni. Le spese legali sono state poste a carico della finanziaria, per un importo di € 3.397,00 per onorari e € 237,00 per spese vive, oltre accessori di legge.