L’Agenzia delle Entrate Riscossione, una volta che l’Ente creditore gli ha consegnato il ruolo, inizia l’attività di riscossione notificando le cartelle esattoriali a ciascun debitore.
Possiamo quindi dire che si tratta del documento emesso dall’Agenzia delle Entrate Riscossione che elenca le somme dovute dal destinatario, ne intima il pagamento entro 60 giorni dalla notifica (in alcuni casi il termine è di 180 giorni) e fornisce informazioni sui metodi di pagamento, inclusi i pagamenti rateali, e sulle procedure per richiedere riesami, sospensioni o annullamenti del debito contattando l’ente creditore o presentando ricorso al giudice.
Hai 60 giorni di tempo da quando hai ricevuto la notifica per compiere le tue scelte; entro questo termine infatti potrai:
- pagare tutto quanto dovuto;
- presentare un’apposita istanza per chiedere la rateizzazione del debito; questa soluzione implica il pagamento non solo delle imposte, ma anche delle sanzioni e degli interessi; per cui ancorché il piano di rateizzazione in 10 anni sia molto lungo potrebbe essere una soluzione non percorribile qualora il debito nel suo complesso sia di importo elevato e le rate da pagare non siano economicamente sostenibili.
- verificare se ci sono alcuni vizi nelle cartelle esattoriali (prescrizione, decadenza, ecc…) così da impugnarle davanti al giudice e ottenerne l’annullamento entro 60 giorni. Scaduto tale termine, la cartella diventa definitiva, cioè non può più essere contestata, anche se era illegittima.
L’Agenzia Entrate Riscossione, se dopo aver emesso la cartella esattoriale non riceve alcun pagamento, può attivare delle misure cautelari (fermi amministrativi e ipoteche) e azioni esecutive (pignoramenti) per “proteggere” il proprio credito.
Ecco perché è davvero importante che tu faccia controllare da un professionista un eventuale documento ricevuto dall’Erario, per evitare di pagare delle somme che non sono dovute o che potrebbero essere ridotte.
Rottamazione di una cartella esattoriale: si intende l’applicazione di una misura fiscale che consenta di estinguere i debiti con l’erario ottenendo la cancellazione degli interessi maturati e delle sanzioni.
Rateizzazioni cartelle esattoriali: L’Agenzia delle Entrate consente ai contribuenti di rateizzare il debito.
È quindi opportuno confrontarsi con un professionista che saprà, ad esempio, consigliare soluzioni alternative alla rateazione del debito, come ad esempio tentare un ricorso in autotutela laddove ve ne siano in presupposti, o molte altre soluzioni.